Legittimità del voto e competenza dell’assessore

Scrivo questa che vuole essere una semplice nota.

Ho letto l’articolo “in piena facoltà, egregio Presidente ( Claudio Burlando )…”, scritto da Roberta.

In questi giorni capita spesso anche a me di leggere numerosi articoli di giornali che parlano di toto-giunta; purtroppo noto come da tali articoli emerge che il criterio principale per la nomina degli assessori risulta essere la rappresentanza territoriale del candidato.

Come già detto in un mio commento su Facebook, mi rendo conto dell’importanza del voto di ogni singolo cittadino, ed è proprio per questo che solo coloro che hanno ottenuto il consenso popolare hanno diritto a far parte del consiglio regionale.

E’ altrettanto vero, a mio avviso, che essere persona colta, preparata e intelligente (presupposti che influiscono sui cittadini nel momento in cui decidono a chi dare la preferenza) non è presupposto sufficiente per essere nominato assessore. L’assessore infatti ha la possibilità di porre in essere azioni determinanti a beneficio della materia a lui assegnata e perciò si rendono necessarie competenze specifiche e comprovata esperienza nel settore.

Questa mia nota non vuole in alcun modo alzare una polemica, ma mira a vestire i panni di un umile invito a tenere presente in primo luogo le capacità e le competenze della persona…

In questi due giorni le lettere scritte ai vari presidenti si sono moltiplicate tra le Regioni d’Italia.

In seguito a quella di Roberta Milano per la Regione Liguria, si sono aggiunte le lettere di: