Black Friday e Facebook™: 3 consigli salvasoldi per la tua azienda

Da ormai qualche anno impazza anche in Italia la moda per il Black Friday.

Secondo le previsioni di eBay, quest’anno più di 20 milioni di italiani sono intenzionati a fare acquisti durante il venerdì nero.

Da un lato i clienti si fregano le mani aspettando le migliori offerte, dall’altro aziende e negozi fisici e online creano proposte ad hoc per fare cassa in un giorno dedicato allo shopping.

Fino a qui sembra un’isola felice sia per chi compra che per chi vende…

…ma bisogna stare molto attenti alle insidie che nasconde questa giornata.

Ti potrebbe sembrare che vendere tanto e fare cassa sia una cosa buona e giusta.

Certo ti capisco.. Incrementare le vendite è sicuramente molto importante per un’azienda.
Ci sono però alcuni consigli che devi tenere a mente se vuoi utilizzare il black Friday come un’arma in più e non rischiare di fare offerte in cui l’unico a guadagnare e chi compra e tu ti ritrovi a vendere i tuoi prodotti a prezzo di costo o peggio ancora sottocosto.

Andiamo subito al dunque:

1) Non sei obbligato a fare offerte per il Black Friday

Il primo punto da chiarire è questo. Anche se va di moda e anche se milioni di italiani fanno acquisti in questa giornata, non ti obbliga nessuno a fare offerte specifiche.

Questo punto va chiarito una volta per tutte.

Ha senso per te fare delle offerte se queste ti portano a guadagnare di più nel complesso dell’anno.
Altrimenti no.

Vorrei sottolineare che ho scritto guadagnare e non fatturare. Se incassi denaro ma alla fine i costi sono di più dei soldi che ti sono entrati non hai guadagnato.
Non hai fatto business.

Hai semplicemente fatto beneficienza nei confronti delle persone che hanno acquistato da te (se è questo il tuo obiettivo, lo rispetto anche. Ma dubito che lo sia se hai aperto una tua attività imprenditoriale o hai un negozio).

 2) L’unico caso in puoi fare il sottocosto

Una delle armi che usano le grandi catene è quella del sottocosto. Prendono alcuni dei loro prodotti e letteralmente li vendono ad un prezzo minore rispetto a quello che hanno pagato.

Come si può controbattere ad una grande azienda che vende le tue stesse cose sottocosto?

Nel prossimo punto risponderò a questa domanda, ma prima voglio salvarti dal rischio di chiudere
l’azienda se fai le offerte sulla base della moda del momento (o peggio ancora sulla base di consigli di persone che tutto sono tranne che esperti di marketing)

Ti spiego qual è il trucco che consente alle grandi catene di fare il sottocosto e perché tu stai rischiando grosso a farlo.

Semplificando il tutto, le offerte sottocosto non sono altro che delle esche per attirare le persone ad entrare nel negozio, fisico o e-commerce che sia.

Una volta entrate nel negozio, la bravura di alcune di queste catene sta nel riuscire a venderti altri prodotti su cui hanno un margine, quindi prodotti su cui guadagnano.

In questo modo riescono a recuperare le perdite derivanti dalle vendite sottocosto e alla fine della fiera ci guadagnano pure (se hanno fatto bene i conti).

Ora, la domanda che devi porti è questa.

Tu ad oggi sei in grado di capire al centesimo quanto
guadagnerai da chi compra oppure puoi monitorare
solo le entrate di quella giornata?

Se sei nel secondo caso, non fare il sottocosto perché rischieresti seriamente di perdere soldi al posto che guadagnarne.

3) Quali prodotti dovresti vendere

Come puoi competere con le aziende che vendono esattamente le stesse cose che vendi tu, ma ad un prezzo minore? Semplice, non dovresti vendere le stesse cose.

A prescindere che tu venda prodotti o servizi, devi fare in modo tale che le persone abbiano la percezione di comprare un qualcosa di differente da te.

Questa è la prima regola per toglierti
dalla sfida al ribasso nei prezzi.

Nel mio libro “facebook™: clienti al minor costo” approfondisco due concetti chiave che dovresti avere sempre bene a mente nel momento in cui vendi qualcosa.

Se vendi esattamente lo stesso telefono che una persona può trovare su amazon a meno, per quale motivo dovrebbe comprarlo da te?
Lo so che suona male detta così, ma a parità di condizioni
le persone comprano da chi costa meno.

Su questo non si scappa.

Il primo passo è quindi vendere un prodotto a tuo marchio in modo tale da non consentire a chi compra di fare il paragone “mele con le mele” e scegliere solo in base al prezzo.

Vendere un prodotto a tuo marchio non è però sufficiente per far acquistare da te una persona. Devi fornire delle motivazioni oggettive che consentano alle persone di preferire te a discapito dei tuoi concorrenti.

Se vuoi ottenere più risultati dalla tua azienda e non essere costretto a svendere i tuoi prodotti/servizi, nel mio libro ho riassunto l’esperienza maturata in questi anni sul mercato italiano. Puoi approfondire e comprarlo in offerta sul sito clientialminorcosto.it.