Facebook è morto

facebook è morto

“Facebook è morto”, ecco una delle frasi che sento dire più spesso dal 2009 a oggi.

Leggi invece la trascrizione del video


La verità è che Facebook è vivo e vegeto, ma c’è un “ma” che rischia di farti perdere un sacco di soldi sulla piattaforma digitale.
Seguimi fino alla fine perché lo spiegherò all’interno di questo articolo.

 

Vediamo prima i numeri di Facebook in Italia e nel mondo.

Nel mondo a oggi ci sono più di 2,2 milioni di utenti attivi e più di 300 milioni di questi sono in Europa.

Ogni giorno vengono caricate più di 300 milioni di fotografie.

In Italia contiamo più di 30 milioni di utenti attivi, di cui 24 milioni si collegano a Facebook ogni giorno.

 

Quindi, come puoi vedere, Facebook non è morto, è vivo e vegeto e lo dicono i numeri.

 

Certo, è facile fare titoloni di giornale scrivendo “Facebook è morto” perché fa notizia, però la verità è diversa.

Qual è quindi il problema?

 

Anche qui voglio analizzare i numeri.

Nel primo trimestre del 2017 sono stati investiti in pubblicità, complessivamente, 7,85 milioni di dollari.

Guardando lo stesso dato solo un anno dopo, primo trimestre 2018, l’investimento in pubblicità ha superato gli 11,5 milioni di dollari.
In un solo anno sono stati investiti 4 milioni in più in pubblicità.

Puoi dire”Cosa me ne frega? Non sono Mark che guadagna in base a quanta pubblicità c’è su Facebook”.

Invece dovrebbe interessarti perché più pubblicità significa più aziende che investono sulla piattaforma, più concorrenza.

Ecco il problema.

 

Non è così semplice come un tempo.


Un po’ di anni fa c’erano poche aziende che investivano su questa piattaforma e, se eri stato uno dei primi a investire, qualche risultato lo portavi a casa.
Oggi non è più così: ci vogliono competenze tecniche e competenze di marketing per ottenere risultati.

E per risultati non intendo i like, i commenti e le interazioni: questi sono facili, è semplice dire “Faccio più like”, paghi e hai più visibilità e più like.
Il problema è che la tua azienda vive sui clienti, sui soldi degli altri clienti, non sui like che, come sai, a fine anno non si possono fatturare.

 

Facebook non è morto, il fatto è che non è più semplice come un tempo.
Quindi se pensi di farti una sponsorizzata, ti affidi a un freelance che chiede poco, pensa che oggi non ottieni più risultati come si poteva fare fino a qualche anno fa, quando la concorrenza era bassa.

 

Io ho sviluppato un metodo di lavoro in 7 step, pensato per portarti risultati anche oggi in cui il contesto dove viviamo è molto più complesso.

 

Grazie al nostro metodo, potrai trasformare le persone da sconosciute in clienti.