Partire con il marketing

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Ho capito che Facebook potrebbe funzionare per la mia azienda, ma prima devo creare dei contenuti

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Parlando a tavola con un mio collega imprenditore, mi ha detto questa frase e io ho cercato di approfondire che azienda avesse, di cosa si occupasse.

Mi ha risposto “Mi occupo di vendita di condizionatori per i privati, quindi vado a vendere nelle case

Ma cosa intendi per ‘devo creare prima dei contenuti’?” ho chiesto e lui “Devo aprire il blog, poi  fare una serie di video e foto…”

Io gli ho detto “Per carità, i contenuti vanno bene, sono il primo a dire che i contenuti, se fatti in modo corretto, servono a incrementare le vendite.
Però, dietro a ‘devo fare prima i contenuti’, per esperienza c’è il non comincerò mai a fare marketing”

La verità è che se prima di aprire un canale Facebook devi essere pronto al 300%, (apro il blog, faccio tutti i video bene, le foto professionali, raccolgo le testimonianze) il risultato nel 90% dei casi è che non fai niente: è la prima strada verso il fallimento.

Quindi il punto base è che sì, i contenuti sono importanti ma non ti serve avere “l’armata dei contenuti” per partire.

Ovviamente, se vendi informazioni i contenuti sono fondamentali, anche quelli gratuiti, perché se il tuo business vende informazioni e non sei pronto per creare contenuti è un problema.

Ma se vendi impianti di condizionamento, oppure un montascale per la casa, materassi, se hai un ristorante o un centro estetico, ti bastano pochi contenuti e poi la vera differenza la fa partire, implementare una strategia e fare il marketing.

Nella maggior parte dei casi ti basta fare foto, video, testi, e una volta che hai spiegato alle persone, tramite i contenuti, perché devono comprare da te e non dagli altri, e che hai raccolto alcune testimonianze, bisogna partire.

Non occorre creare altri contenuti, il blog, aspettare che si indicizzi su Google, eccetera, non è assolutamente così.

Creati i contenuti che spiegano perché bisognerebbe comprare da te e non dagli altri e realizzata la “landing page” (cioè una pagina che intercetta il tuo potenziale cliente, gli fa capire che tu hai la soluzione al suo problema e perché scegliere te, gli mostra qualche recensione e poi raccoglie il contatto) si parte.

Poi è necessario testare se la piattaforma funziona o no.

Ovvio che in seguito più contenuti fai meglio è, ma per partire servono i contenuti che ti ho appena detto.

Dopodiché ti occorre assolutamente un venditore (puoi essere anche tu stesso) ma se la persona ti lascia un contatto e la richiami dopo due giorni non va per niente bene.

La vendita è un aspetto chiave.

Il contatto arriva, magari è in target, ma se non lo gestisci subito, nell’immediato, nel minor tempo possibile (che non è due giorni, ma è “Se posso ti chiamo subito, se no dopo un’ora. Prima ti chiamo, meglio è”) lo perdi, perché si rivolge a qualcun altro.

Quindi, questo è un aspetto chiave, la vendita è fondamentale: del resto, anche se l’evoluzione del marketing ha portato a creare una serie di automatismi di funnel, mail, eccetera, la verità è che l’impresa italiana ha sempre venduto col venditore, al telefono, o “ti vengo a trovare a casa”, o “vieni da me in studio, in ufficio”… Così si vende.

Trovo il modo per venderti la consulenza iniziale, la visita, il sopralluogo, e poi da lì è abilità del venditore riuscire a chiudere la vendita.

Certo che se poi la cosa funziona, più contenuti immettiamo, più tasselli, più armi abbiamo nel nostro arsenale, meglio è, più funzionerà.
Ma dal “non sto facendo niente” al “faccio tutto perfettamente”, ci sono tanti punti e il rischio, se vuoi fare tutto perfettamente fin da subito, è che non partirai mai, e sai qual è il problema se non parti mai?

Se parte prima un tuo competitor (che magari se ne frega all’inizio di fare tutto perfettamente) si prenderà lui i clienti al posto tuo.

A mano a mano, lui riuscirà a passare dal livello 1 al livello 10 e nel mentre tu starai ancora pensando a come fare le cose, sarai rimasto indietro.
Poi starai a guardare il competitor che ha preso una distanza talmente grande che non lo puoi recuperare.

Sono sempre meno i settori o le aree geografiche scoperte a livello marketing.
Tuttavia, a oggi, soprattutto a livello locale, c’è un margine ancora ampio per ottenere risultati, perché tante aziende non stanno facendo marketing in maniera continuativa.

Quindi il mio consiglio è: facciamo le cose bene, ma facciamo quello che serve, non di più, per partire.

Partiamo, vediamo se funziona, e se funziona implementiamo tutto al 100%.